Le cartelle INPS si prescrivono in cinque anni
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 840 del 2020 ha precisato che, nella controversia avente ad oggetto l’impugnazione di cartelle di pagamento Inps, non va applicata la normativa di riordino della disciplina della riscossione mediante ruoli.
La Suprema Corte ha stabilito infatti che il termine di prescrizione delle cartelle esattoriali Inps non è decennale ma bensì quinquennale in quanto la cartella di pagamento non impugnata relativa ad un credito previdenziale non può acquisire efficacia di giudicato, che è propria dei soli titoli giudiziali e non può essere estesa ad un atto amministrativo.
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